domenica 24 gennaio 2016

Marmellata di arance a modo mio


Quest’anno ho deciso di preparare parecchia marmellata di arance perché è ritenuta, da tutti gli amici, la mia marmellata migliore!
Ho iniziato comprando una bella casseruola d’acciaio da  10/12 litri. Le arance devono essere non trattate. Sono andata in un negozietto di un’azienda agricola biologica che si rifornisce da un calabrese che ha agrumi non trattati. Ho acquistato 4kg. di arance navel.
In Internet esistono numerose varianti  per questa marmellata, ma io prendo spunto un po’ dalla ricetta dell’Artusi che faceva mia mamma, una di Internet e una di mia cognata.

Ingredienti:  
4 Kg. arance
2 limoni 1 piccola mela 2,5 kg. zucchero
vasetti di vetro con tappo a vite

A circa 2 kg di arance e ai 2 limoni tolgo la buccia con il pelapatate per separare la scorza dalla parte bianca. Faccio a piccole listarelle le scorzette. 
Taglio in piccoli pezzi  togliendo eventuali semi.
Peso 1/2 kg. alla volta la polta tagliata e le scorzette.
Faccio a piccoli pezzi anche una mela (contiene pectina addensante).
Terminato questo lavoro ho 3 kg di polpa.
Misuro una quantità d’acqua pari a metà del peso della polpa (ora 1,5 litri).
Ora peso lo zucchero nella stessa quantità della polpa (anche meno se si desidera una marmellata più amara).
Aggiungo lo zucchero all’infuso (nel mio caso 2,5 Kg. per averla meno dolce).
Metto sul fuoco a bollire rimestando ogni tanto. 
Dopo un’oretta di bollitura spengo e lascio raffreddare (eventualmente anche una notte).
Con il mixer ad immersione, frullo un po’ per spappolare la polpa e subito migliora la consistenza.
Rimetto sul fuoco e continuo la cottura mescolando spesso, per circa un’altra ora, fino ad avere una consistenza giusta.
Invaso ben calda e metto i vasi chiusi capovolti per sigillare i tappi con il sottovuoto. 
Dopo mezz'ora rigiro i vasetti, controllo il clac del sottovuoto e lascio raffreddare prima di apporre le etichette.
Per preparare questa marmellata ci vuole un po’ di tempo e pazienza, ma la fatica è ripagata!!!
Ottima sul pane (specialmente integrale o nero), sulle tigelle, sulle fette biscottate e coi formaggi.

Lavo bene le arance e i limoni ai quali ho praticato dei fori con uno stuzzicadenti e le lascio un po’ a bagno.



Pelo bene le arance e i limoni togliendo la parte bianca aiutandomi con un coltello.



Verso nel tegamone la polpa, le scorzette e l’acqua e lascio in fusione parecchie ore (eventualmente anche una notte).









N.B. Questa marmellata raffreddandosi si rapprende molto, per cui bisogna spegnere quando è ancora un po’ liquida.






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