mercoledì 16 marzo 2016

Destinazione Cuba



La scelta di fare il viaggio a Cuba con autista si è rivelata azzeccata. Non potevamo sperare in meglio. Alberto, autista bolognese, è stato molto cordiale, puntuale e sempre disponibile a farci scoprire cose nuove.
Anche dormire nelle case particolar, cioè case private i cui proprietari affittano delle stanze, è stata la maniera perfetta per capire meglio il paese e la gente. Il nostro itinerario ci ha permesso di visitare quasi tutta l’isola.
A distanza di ventiquattro anni, Cuba non è cambiata molto. Forse ci sono più automobili in circolazione nelle città, ma convivono con bicitaxi, cocotaxi, bici, carretti trainati da cavalli, moto con sidecar, autobus, corriere, camion trasporto persone, ecc. Le strade sono molto dissestate e quasi prive di segnaletica! Anche sull’autopista (autostrada) possono circolare cavalli, carretti e biciclette!
Anche se è terminato l’embargo, si ha la sensazione che tutto sia rimasto fermo nel tempo.
Cuba risente ancora degli effetti della crisi economica e la sua immagine è ancorata al passato: le automobili americane degli anni 50, le carrozze trainate dai cavalli, l’architettura coloniale, i contadini a cavallo, i manifesti che ricordano la rivoluzione. Ancora non c’è la corsa alla modernità. Pochi grandi alberghi, pochi supermercati, poche auto di nuova immatricolazione. Internet c’è solamente nei grandi alberghi e nelle piazze acquistando una scheda locale della compagnia Etecsa.
Chiunque abbia la possibilità di trattare con i turisti: taxi, case particolar, ristoranti (paladar) ha una maggior possibilità di guadagno. A Cuba un tassista guadagna più di un medico. Abbiamo conosciuto un cuoco che guadagna dai 9 ai 16 $ al mese.  Coesistono due valute, i pesos cubano (cup) e il pesos convertibile (cuc).
1 cuc vale 25 circa cup.
I turisti pagano in pesos convertibili che hanno quasi lo stesso valore degli euro. Ma da viaggiatori indipendenti abbiamo acquistato alimenti venduti nei chioschi a pochissimi cup.
Ecco qualche prezzo:
Un pasto in paladar cup 8/10, in ristorante più turistico cup 15/17
Camera in casa particolar cup 25/30 con letto matrimoniale, a volte anche un terzo letto e bagno.
Il gasolio costa molto, quasi come da noi cup 1,40
Si pagano gli ingressi  in qualsiasi luogo ritenuto turistico: chiese, musei, giardini, cimiteri, ecc.
In questo periodo, Cuba è una meta molto richiesta, sia per l’assenza di attentati, sia per il clima.
Per quanto riguarda il cibo si mangia discretamente, ma c’è poca varietà: riso con fagioli neri, carne di pollo o maiale, filetto di pesce. Pizzette, banane fritte e insalate miste. La colazione è sempre molto abbondante. L’abbiamo fatta  nelle case particolar e prevedeva moltissima frutta, frullati di frutta, pane tostato con burro, marmellate, formaggi e salumi, caffe, latte o the.
Per raggiungere Cuba, abbiamo scelto il volo diretto Neos con partenza da Milano e arrivo all’Havana (11 ore). Il ritorno da Holguin e arrivo a Milano con Blu Panorama (10 ore). 
Con il passaporto, la carta turistica che sostituisce il visto (€ 25) e l‘assicurazione medico-bagaglio (€ 75), si parte…!

Ecco il nostro itinerario:

1° giorno (domenica 21 febbraio) Arrivo all’Havana, incontro con Alberto e trasferimento casa particolar “casa Alicia” nel quartiere Vedado.

2° giorno (lunedì 22 febbraio) Visita alla Valle de Vinales con salita a Las Terrazzas, una foresta da cui si domina la vallata. Poi alla cittadina di Vinales e alla Cueva de Indio con ingresso alla grotta. Proseguimento per i  Mogotes e Murales della preistoria. Piantagioni di tabacco e visita essiccatoio. In tutto circa 300Km.





3° giorno (martedì 23 febbraio) Visita a Plaza de la Revolucion dove campeggiano le effigie del Che e di José Marti.


Passeggiata per L’Havana vecchia:  Plaza San Francesco, Plaza Vecia, via Mercadores, Piazza Cattedrale,


Boteguita del Medio,  Museo de la Revolucion, ecc. Ci soffermiamo in ogni angolino, in ogni cortile.




Con l’auto ci spostiamo all’Havana centro, un quartiere popolare, ricco di vita, ma molto povero.





Passiamo per il  Malecon  al tramonto.


4° giorno (mercoledì 24 febbraio) Partenza per Cuenfuegos .
Sosta alla Laguna di Zapata , giro in barca al villaggio Indio ristrutturato.



Proseguiamo per Playa dei porci, Playa Giron e arrivo a Cienfuegos.




Pernottamento in casa particolar “Santana Inn”.


5° giorno (giovedì 25 febbraio) Cienfuegos, definita la “Perla del sud”, ha un bel lungomare e ville coloniali del periodo francese.




Visitiamo anche il giardino botanico.




Quindi, verso Santa Clara per omaggiare la figura del Che attraverso il suo mausoleo.



Ancora tanti Km e attraversiamo una Sierra fino a Topes de Collantes, per arrivare a Trinidad.




Pernottamento in casa particolar “El Fausto”

6° giorno (venerdì 26 febbraio) Mattina a Trinidad, città museo patrimonio Unesco.





Pomeriggio a Playa Ancòn per il primo bagno nel mar dei caraibi e alla Boca al tramonto a sorseggiare un mojito e un cubalibre.



7° giorno ( sabato 27 febbraio) 400 km di strade dissestate fino a Las Tunas, (paese della ragazza di Alberto). A metà strada sostiamo a Camaguey  dove facciamo un divertente giro in bicitaxi per vedere le bellezze del centro storico.




Cena presso una famiglia e pernottamento in casa particolar “Casa Bella”

8° giorno (domenica 28 febbraio) 200 Km, passiamo per Granma, Bayamo e altri miseri paesi fra distese di campi a canna da zucchero, pascoli, risaie.





Saliamo in collina e sostiamo al santuario de la Caridad del Cobre, fino ad arrivare a Santiago de Cuba.


 Passeggiata serale fino al mare e serata in un locale ad ascoltare musica.



Pernottamento in casa particolar.

9° giorno (lunedì 29 febbraio) Intera giornata a Santiago. Percorriamo a piedi l’itinerario segnato sulla Lonely Planet, che partendo dalla caserma Moncada,



passa per Plaza Dolores, Plaza Cespedes, Cattedrale, Museo Bacardi, Casa della Trova ad ascoltare buona musica


e giù fino al mare.


Pomeriggio con visita al cimitero monumentale e cambio della guardia al Mausoleo di José Marti e poi raggiungiamo il castello del Morro in cima alla baia, circa 10 Km.

10° giorno (martedì 1 marzo) Partenza per Guantanamo. Attraverso la “Farola”, una lunga strada tortuosa con vegetazione rigogliosa,


arriviamo al pomeriggio a Barracoa.


Visita ad una piantagione di cacao e lavorazione artigianale.



Spiaggia nera al tramonto sorseggiando un cocoloco.




Pernottamento in casa particolar sulla baia.



11° giorno (mercoledì 2 marzo) Passeggiata mattutina per la via principale di Barracoa poi, partenza per Gibara. La strada non è asfaltata, è una pista di terra rossa in mezzo alla jungla.





Passiamo per Moa, un paese minerario per la lavorazione del nichel. La strada migliora  vicino ad Holguin, ancora 30 km e siamo a Gibara. Antico borgo di pescatori.


Arriviamo alle 18.00 alla nostra casa particolar. E’ una bellissima casa coloniale nel 1817 con ancora tutti i mobili originali.


12° giorno (giovedì 3 marzo) Giretto mattutino per il paese poi in auto fino all’Hotel “Las Brisas” di Guardalavaca.


Qui il viaggio con Alberto è terminato. Siamo tutti un po’ tristi per la fine della nostra bellissima avventura!
Bellissimo resort in mezzo ad un giardino curato su una spiaggia bianca con palme. Ci mettono i braccialetti gialli e tutto è compreso. Abbiamo  le camere in villa, sono grandissime con terrazza vista piscina. Ci si sente un po’ a disagio. Dopo un viaggio per conoscere la realtà di Cuba, si capisce che è un paese fatto di contrasti, la povertà delle case e l'opulenza dei resort!

13° giorno (venerdì 4 marzo) Continua la vita da villaggio: colazione a buffet, spiaggia, pranzo a buffet, spiaggia e passeggiata, cena a buffet o ristorante alla carta prenotato, serata con animazione e nanna.



14° giorno (sabato 5 marzo) Giro in bici a disposizione dell’hotel. Visita al centro abitato e ad un mercatino artigianale.



Ancora spiaggia e lezione di salsa!

15° giorno (domenica 6 marzo) Prepariamo le valigie e gustiamo le ultime ore  in spiaggia.


Ci vengono a prendere alle 18.30 per l’aeroporto di Holguin. Partenza del volo alle 23.30 per Milano.

16° giorno (lunedì 7 marzo) Arrivo a Milano alle 14.30.


Per  tutta la vacanza il clima è stato ottimo. La settimana prima della nostra ha piovuto spesso e faceva freddo. Noi, invece, abbiamo avuto pochissima pioggia che ci ha colto soprattutto in macchina o di notte.
La temperatura mite ed estiva ha permesso di girare volentieri a piedi e, il venticello degli ultimi giorni al mare, ci ha fatto stare al sole senza scottarci, per tornare a casa con una bella tintarella!