giovedì 21 maggio 2015

Weekend a Barcelona




Venerdì 15 maggio
Ho prenotato tutto via Internet: volo Vueling e Hotel Moderno con Booking.
Partenza da Bologna venerdì sera ore 21,30. In un'ora e mezza si è già a Barcellona dove abbiamo preso l'aerobus per il centro città. Siamo scesi al capolinea, in piazza Catalunya. Da lì iniziano le Rambla che di notte sono animatissime. Con il nostro trolley le percorriamo guardandoci attorno e, poco dopo, vediamo alcuni riferimenti vicino al nostro hotel come il mercato della Bouqueria.
L'albergo è in via dell'Hospital e vicinissimo alle Rambla. Da Internet sembrava più bello: tre stelle con grandi camere e buoni giudizi. A noi è stata consegnata la chiave della 206. Camera piccola anche se ristrutturata recentemente, con la finestra sulla via principale dalla quale si sentiva il rumore delle Rambla.

Sabato 16 maggio
Dopo colazione ci dirigiamo al mercat de la Bouqueria.


Uno spettacolare, antico e colorato mercato con più di trecento banchi alimentari. A metà '800 fu coperto con una struttura in ferro.



Gli alimenti sono disposti con un ordine mai visto e si vende di tutto: dalla frutta fresca esotica, alla frutta secca, alla frutta frullata e in macedonia, al pesce freschissimo o conservato, alla carne di tutti i tipi, salumi e formaggi... Profumi, suoni e colori accompagnano la visita di questo bellissimo mercato.





Poi, attraversando le vecchie vie della città vecchia del Bario Gotico, raggiungiamo la cattedrale.


In stile gotico, la cattedrale è dedecata a Santa Eulalia, patrona della città. Fu eretta tra il XIII e il XV sec. e la facciata fu completata in seguito, all'inizio del XX sec., rispettando il progetto originale neogotico.


Accessibile dalla cattedrale è l'entrata al chiostro. Curiosa è la presenza di tredici oche.


Sulla via Laietana c'è la fermata del bus turistico. Acquistiamo il biglietto per due giorni. A Barcellona ci sono due percorsi: quello verde (verso est) e quello rosso (verso ovest). Saliamo per il percorso verde. Con gli auricolari sentiamo un po' di storia della città e dei palazzi ai lati della strada. In breve tempo siamo al mare nel quartiere della Barceloneta. Con circa 5 Km di costa, offre diverse spiagge.  Numerose sculture sono collocate in diversi punti della città.


La riqualificazione della città iniziò nel 1992 con le Olimpiadi. Al porto olimpico spiccano due alti grattacieli e un pesce dorato che risplende al sole, opera di Frank Gehry.



Da questo quartiere moderno inizia una delle vie principali della città: Avenida Diagonal.





Larghi viali alberati lasciano vedere questi palazzi moderni, come la curiosa torre Agbar inaugurata nel 2005.


Di notte, con dispositivi a led s'illumina a formare immagini colorate e luminose. Noi l'abbiamo vista dall'alto, dall'aereo in arrivo a Barcellona.
Scendiamo dal bus per ammirare la torre e scattare qualche foto.



Lì vicino c'è il mercato Des Encantes. Un posto particolare! Un mercato delle pulci. Si vende di tutto: dal nuovo al vecchio ed è disposto su più livelli.


Una spettacolare struttura copre il mercato pur mantenendo la sensazione di essere all'aperto.


Grandi specchi a copertura riflettono ciò che succede all'interno.




Amiamo camminare e ci dirigiamo a piedi verso la Sagrada Familia. Sosta in un bar per un boccadillo al prosciutto e una birra da mezzo litro!


Questa basilica, tuttora in costruzione, è stata iniziata nel 1883 da Antoni Gaudì alla quale dedicò gli ultimi anni della sua vita. I lavori proseguono con le donazioni e gli introiti dei biglietti d'ingresso. Ormai è diventata un simbolo della città. La fila alla biglietteria è lunga e il primo ingresso è per le ore 19.00. Decidiamo di vederla solo all'esterno e scattare qualche foto. Gli interni li guarderemo in Internet!



Riprendiamo il bus turistico e scendiamo per andare a visitare il Parc Guell. E' una delle opere dell'architetto Gaudì. Progettato agli inizi del 900, doveva diventare una città-giardino. Il mecenate Guell aveva comprato una collina a nord della città e Gaudì nel progetto cercò di conservare l'andamento naturale del terreno.


Anche qui una lunga fila per l'ingresso e acquistiamo i biglietti per il giorno successivo, con entrata alle 11.30.
Scendiamo dalla collina e riprendiamo il bus.


Continua il giro tra bellissimi palazzi antichi e moderni.



Scendiamo alla fermata de La Pedrera.
E' una creazione fantastica. Gaudì la completò nel 1910, prima di dedicarsi completamente alla Sagrada familla.


La facciata sinuosa sembra sfidare le leggi di gravità. Piani orizzontali ondulati, presentano ringhiere moderniste in ferro battuto, come pure i cancelli.





Dal cortile interno parte una scalinata con bellissimo mosaici e pitture murali.


C'è un appartamento arredato con mobili d'epoca a ricostruire una casa della borghesia dell'800.


Il tetto è sormontato da spettacolari camini che appaiono come guerrieri medievali e da condotti per la ventilazione dalle forme bizzarre.




Nello stupefacente sottotetto di mattoni a vista, sono collocati numerosi modellini del progetto della casa.



Usciti dal palazzo sono circa le 17.00 e decidiamo di prendere il bus panoramico con la linea rossa per fare il giro della città verso ovest, ma senza scendere.


Siamo di nuovo nella zona del porto. La modernità nel cuore antico del porto!


All'estremità del molo sorge un grande palazzo a forma di nave, sembra galleggiare assieme alle navi da crociera ormeggiate.


La torre di ferro che sorge al centro del molo è la stazione della cabinovia, le cui cabine rosse sospese al cavo, attraversano tutto il porto e collegano Miramar a Barceloneta.


Qui spicca l'enorme scultura in tubolare d'acciaio ispirata alle onde del mare.


Si passa attorno al monumento in onore a Cristoforo Colombo, situata alla fine delle Ramblas, davanti al porto.




Proseguendo saliamo sulla collina di Montjuic, da cui ammiriamo la bellissima vista sulla città e sul porto.


Fontane, giardini, musei, impianti sportivi e la fiamma olimpica del 1992, costituiscono un insieme vario ed attraente.
Scendendo si passa da Placa d'Espanya con la porta d'accesso alla fiera rappresentata da due torri che riproducono il campanile di Venezia.


Nel centro sorge la monumentale fontana e in alto, il maestoso complesso Palau Nacional, museo nazionale di arte catalana, inaugurato nel 1929 per l'Expo.
Scatto qualche foto anche quando passiamo davanti allo stadio Camp Nou, inaugurato nel 1957 che può accogliere più di 100.000 spettatori. E' anche sede del Barcellona FC.


Percorriamo un nuovo tratto dell'Avenida Diagonal costeggiata da bellissimi palazzi.
la nostra corsa termina a Plaça Catalunya. Ora siamo veramente stanchi e in Hotel facciamo un riposino prima di uscire per la serata.




Domenica 17 maggio
Riprendiamo il bus turistico.


Lungo il percorso rivediamo con piacere i luoghi ammirati il giorno prima, ma anche cose nuove perchè ieri, un tratto l'avevamo fatto a piedi.  Scendiamo alla fermata 13 e ci incamminiamo verso Parc Guell. Ingresso alle 11.30.


Gaudì creò un'opera che si integra con la natura e la riproduce: colonne che hanno la forma di tronchi d'albero o di stalattiti.



Sotto la piazza centrale del parco c'è una sala che pare un tempio greco con 100 colonne.



Nella piazza bellissimo è l'effetto della sinuosa panchina che la delimita come un serpente multicolori.


Da qui si gode una bellissima vista sulla città fino al mare. Per le sue costruzioni, Gaudì impiegò come tasselli dei suoi mosaici, ceramiche variopinte di recupero e pezzi di vetro.
E' un piacere camminare lungo i percorsi del parco. C'è il sole e una fresca brezza che soffia dal mare.


Verso le 13.00 riprendiamo il bus e scendiamo a casa Batllo sul Passeig de Gracia.


Qui è lo splendore del modernismo.Questo capolavoro di Gaudì fu completato nel 1906 e si visita il piano nobile che era la residenza della famiglia Batllo e il solaio per vedere i famosi camini.


Nella facciata principale, forme sinuose richiamano forme fantastiche dell'art nouveau e del gotico.


Anche la facciata posteriore ha linee ondulate e al piano nobile si apre una grande terrazza.




Il cortile interno è completamente rivestito di ceramiche di diverse sfumature di azzurro a simulare l'acqua.





L'effetto è visibile attraverso le vetrate del cavedio centrale.


L'assenza di spigoli e linee rette è ben visibile anche all'interno dell'abitazione egli ambienti si fondono uno nell'altro.



Bellissimo effetto è stato creato da Gaudì nella soffitta con una soluzione architettonica basata sull'arco catenario che elimina colonne e distribuisce i carichi.


Si giunge attraverso una scala a chiocciola, alla terrazza. L'effetto fantastico è creato dal tetto attraverso forme di animali e camini rivestiti di maioliche artigianali. sono visibili grandi lucernari che illuminano gli interni creando grandi effetti di luce naturale.




A piedi raggiungiamo il Palau de la Musica Catalana, altro esempio del modernismo catalano.


E' concepito come un giardino. Terminato nel 1908, venne poi restaurato ed ampliato dal 1982 al 1989. Dal 1997 è patrimonio dell'Unesco.



Con una bella passeggiata a piedi nel bario gotico, ripassiamo davanti alla cattedrale fino alla Plaza Real, che avevamo già visto di sera. Questa bella piazza quadrata del 1950, è vicino alle Rambla. Con le sue arcate, la fontana al centro, le palme, i lampioni neoclassici disegnati da Gaudì, è uno dei luoghi della città più movimentati sia di giorno che di notte per la presenza di tanti locale e ristoranti.




Proseguiamo con una passeggiata per le Rambla fino al monumento di Colombo. Numerosi artisti di strada rimangono immobili nelle loro statue viventi. Il realismo è sorprendente grazie agli effetti creati dal trucco per apparire di materiali più svariati.





E' arrivata l'ora della sosta per gustare un bicchierone di fresca sangria.


Per cena andiamo in un localino tipico vicino all'albergo per mangiare un'ottima paella di pesce.


Lunedì 18 maggio
Decidiamo di incamminarci a piedi verso la Barceloneta. Sono circa due Km. Questo quartiere originariamente popolato da marinai e pescatori, ha strette vie con il bucato appeso, anziani signori che giocano a domino e signore che chiacchierano tra loro. C'è aria di piccolo villaggio, ma appena si arriva al mare l'atmosfera cambia.


Ci sediamo in un bar con i tavolini in una piazzetta vista lungomare. Notiamo una moltitudine di mezzi di trasporto. C'è chi ha noleggiato delle biciclette e sta pedalando, altre bici sono elettriche. C'è chi, stando in piedi, si sposta sul segway, altri in riscò e triciclo.


La spiaggia è libera, non ci sono ne stabilimenti, ne lettini e ombrelloni. Già numerose persone sono sdraiate sulla sabbia a prendere il sole.
Proseguiamo sulla bella passeggiata lungomare in direzione del porto olimpico.


Sulla strada del ritorno, sul Passeig de Borbo ci fermiamo in un ristorante coi tavoli all'aperto. Assaggiamo qualche piatto di tapas di pesce: frittelle di baccalà, gamberi alla piastra e polpo alla catalana (penso fosse tutto surgelato!)

Torniamo a piedi in hotel per un riposino.
Verso le 17.00 usciamo per andare a vedere il mercato di Santi Antoni, non lontano dal nostro albergo, ma è in restauro. E' visibile la struttura in ferro.


Sempre a piedi, poi prendendo un bus di linea per poche fermate, arriviamo a Plaza d'Espanya.



La grande arenas de toros de Barcelona è stata trasformata in un moderno centro commerciale con una panoramica terrazza. Noi saliamo con l'ascensore tutto a vetri.


Bella la vista sulla piazza e sulla città.



Molto bella è la struttura interna, tutta circolare, del centro commerciale. Sulla terrazza a 360° ci sono ristoranti e bar. Ai piani di sotto multisale cinematografiche e vari negozi. Tubolari colorati sorreggono la struttura dei sei piani che sono collegati con diverse scale mobili.


Ora ci incamminiamo verso le scalinate per raggiungere il Palazzo Nazionale di Montijuic, ma ci sediamo su una panchina e lo vediamo da sotto.


La fontana magica è ferma.


E' già l'ora del tramonto e ripensiamo a quanta strada abbiamo percorso a piedi! Usare le gambe per spostarsi da un luogo all'altro è semplice e naturale. Si osserva tutto ciò che ci circonda con calma, si chiacchiera e ci si ferma quando si vuole. La salute ringrazia! Adesso però siamo davvero stanchi e prendiamo il metrò che ci porta diretti alle Rambla (fermata Liceu).
Breve sosta in hotel poi usciamo per andare in un caratteristico ristorante catalano "Julivert Meu" dove la carne trionfa su tutto. Il locale è arredato con mobili e attrezzi rustici e il cameriere italiano ci illustra qualche piatto del menù.

Lunedì 19 maggio
Questa mattina è nuvoloso e minaccia pioggia. Facciamo le valigie e le depositiamo in un locale dell'albergo. Saldiamo il conto e ci dirigiamo verso Palau Guell che si trova vicino alle Rambla.



Verso la fine del XIX secolo, il mecenate e politico Guell si rivolge al giovane Gaudì per realizzare un'innovativa abitazione di città. Il palazzo si trova in una stretta via che rende difficoltosa la vista della bella facciata. La visita si effettua con l'audioguida e si parte dal piano terra fino alle scuderie nel seminterrato. La stalla ha imponenti colonne in mattoni ed una rampa d'accesso acciottolata.



Salendo si giunge al piano nobile con una grande sala centrale riccamente ornata di legni pregiati, marmi, ferri battuti.

Lo stile è molto cupo. Ci sono richiami ad un castello medievale, ma anche all'arte moresca!


Da questo piano si accede ad un cortile posteriore dove si ammira la facciata interna con una struttura il ferro con persiane.

accedendo al tetto si possono ammirare i venti bellissimi e colorati comignoli che sono diventati l'emblema del palazzo.


Per fortuna inizia una lieve pioggerellina solo ora.
Riprendiamo le valigie e ci dirigiamo a prendere l'Aerobus per l'aeroporto. Arriviamo con largo anticipo, ma almeno siamo al coperto a girovagare per negozi e bar. Alle 15.30 abbiamo l'imbarco per il ritorno.