venerdì 19 febbraio 2016

Sognando Cuba


I preparativi di un viaggio sono momenti estremamente piacevoli: abbozzare un programma di viaggio, leggere forum di persone che sono già state in quei  luoghi e ricercare i loro consigli, acquistare una guida e cominciare a sognare! 
E’ già da un po’ di tempo che pensavamo di tornare a Cuba. Ci siamo stati nel 1992, con Claudia quattordicenne e per lei è stato il primo lungo viaggio. Ci hanno fatto compagnia Mauro e Morena, due amici di lunga data e di tanti viaggi.
A quel tempo, l’unico sistema per visitare quei luoghi, era il viaggio organizzato (credo con Viaggi dell’Elefante). Eravamo in pieno periodo di embargo commerciale. C’era il taglio del carburante e solamente i bus turistici potevano circolare. I generi alimentari erano razionati e vedevamo lunghe code per un po’ di pane. Il dollaro era una moneta forte ed era diventata moneta ufficiale per i turisti. Tuttavia, la gente era cordiale e avevano la musica nel sangue. Ovunque gruppi o suonatori isolati che improvvisavano ritmi tradizionali: rumba, salsa, cha-cha-cha. Tutti ballavano, anche i bambini.
Una settimana di tour e una a Cayo Largo. Havana, Valle de Vinales, Trinidad, Santa Clara, Laguna di Zapata, Cienfuegos, Varadero, i luoghi visitati.
I ricordi di viaggio sono fissati in diapositive. Con un po’ di pazienza, ho passato in digitale con lo scanner, le diapo migliori. Dopo tanti anni i colori non sono più gli originali e, in alcune, sono visibili dei puntini creati, penso, dall’umidità.



Il fascino delle decadenti città coloniali dai tenui colori scrostati, 




le auto americane degli anni 50/60, 


l’ideologia rivoluzionaria del Che,


la natura prorompente, 



la musica, il mare con le spiagge di sabbia bianca finissima, mi sono rimaste nel cuore!




Domenica si parte e anche le valigie sono quasi pronte. Continuo ad eliminare qualcosa perché devo far stare tutto un trolley cabina anche se stiamo via quindici giorni. Quest’anno a Cuba fa un po’ più freddo del solito perché risente del gelo degli Stati Uniti. A parte qualche leggero golf di cotone, sto portando solo abiti estivi e leggeri. Così, se alla sera lavo qualcosa, alla mattina spero sia già asciutta.
Questione di spazio in macchina per raggiungere Milano. Partiamo in cinque: Angelo ed Oriana, una coppia di amici, con cui abbiamo condiviso trenta anni fa, un viaggio in Egitto ed Anita, un’amica pensionata da quest’anno come me, il cui marito non ama viaggiare.
E’ proprio vero che “l’attesa del piacere è essa stessa piacere”!
I tempi sono cambiati, l’embargo è terminato o quasi, per cui il modo migliore per viaggiare è in autonomia. Constatato che la guida è un po’ difficoltosa a causa delle condizioni delle strade, della poca segnaletica ed illuminazione, optiamo per noleggiare un’auto con autista.
Curiosando sul web, scopro che un’agenzia di viaggio persicetana è specializzata in viaggi a Cuba.
Nel corso principale c’è “Sempre Vacanze”. Entrando si nota subito sulla parete il gran dipinto del Che e la scritta “Asta la victoria siempre”. Eravamo nel posto giusto!
Subito ci viene proposto l’auto con autista, i voli diretti da Milano e pernottamenti in case particolar.
Qualche giorno dopo ricevo la mail con il programma di massima e tutti siamo entusiasti.
Domenica 28 febbraio volo Neos da Milano alle 12:45, tre notti all’Havana, due notti a Trinidad e tre notti al mare a Guardalavaca già prenotate e le restanti notti liberi di scegliere dove dormire a seconda il nostro programma di viaggio. Naturalmente l’autista avrà già delle sistemazioni collaudate! Ritorno da Holguin il 6 marzo con arrivo lunedì  7.
Cuba è sei ore indietro rispetto l’Italia.
Abbiamo già ritirato i documenti di viaggio e scopriamo avere un autista bolognese, Alberto, stanco di fare l’orologiaio. Avendo gli indirizzi delle prenotazioni cerco in Internet e vedo foto, mappe e leggo buoni giudizi.
Ho creato un gruppo di whatsApp con i compagni di viaggio e subito c’è stata la prima risposta: “Fantastico… cominciamo a scaldare i motori”.