sabato 14 marzo 2015

Forlì

All'uscita dalla mostra di Boldini è ora di pranzo e ci incamminiamo verso il centro di Forlì.


Franco mi vuole portare in un’osteria dove è già stato coi suoi amici. Avvio l’app sul telefonino per vedere quanti Km. faremo per le vie della città.
In poco tempo siamo di fronte al Duomo di S. Croce costruito sul sito di un edificio religioso più antico. La cattedrale di Forlì si presenta oggi nelle solenni forme classicheggianti del 1841.


All’interno, la bella Cappella della Madonna del Fuoco è antecedente al rifacimento ottocentesco.



Pochi passi ancora e troviamo l’osteria. E’ sulla bella alberata piazza Cavour. Salumè è un piccolo locale enoteca osteria con pochi tavoli. Un ragazzo ci illustra a voce i piatti del giorno. Mangiamo bene. 
Siamo pronti per una breve visita alla città, attraverso alcuni monumenti. Vogliamo arrivare fino al quartiere razionalista.
L’ampia Piazza Saffi rappresenta un punto eccezionale per ripercorrere, attraverso i palazzi, i monumenti e le chiese che si affacciano su di essa, la storia di Forlì.


La Chiesa di San Mercuriale è forse il più affascinante monumento cittadino. Riedificata tra il 1173 e il 1176 sui resti di una precedente pieve, presenta opere di grande valore artistico. Accanto a S. Mercuriale si trovano il bel chiostro cinquecentesco ed il campanile in stile lombardo che, con i suoi 75 metri d’altezza, è ben visibile anche da lontano.





Lasciando Piazza Saffi, percorriamo Corso della Repubblica, una delle principali arterie cittadine, corrispondente al tracciato romano della Via Emilia.
Una volta raggiunta l’area di Piazzale della Vittoria, si inizia la visita del quartiere edificato ex novo negli anni del Ventennio fascista: un complesso architettonico realizzato con il preciso intento promuovere una nuova immagine di città, moderna e funzionale. 




Al centro della piazza c'è il Monumento ai Caduti (1932), cui fanno da ideale scenografico coronamento le Palazzine gemelle (1933), che segnalano l’ingresso in città a chi proviene da sud.
Di proporzioni monumentali è l’Ex Collegio Aeronautico (1934-41), costruito in stile razionalista su disegno di Cesare Valle. 




Il Viale della Libertà – ex viale Mussolini – che conduce alla Stazione ferroviaria (1924-25), fu progettato secondo il modello monumentale del boulevard: suddiviso in tre assi, doveva essere il simbolo della trasformazione e del “progresso” introdotti dal fascismo. 









Su di esso si affacciano: la Scuola Elementare (1930-32), le Case INCIS (1930-32), l’ex casa della Gioventù Italiana del Littorio (1934-36) con la caratteristica torre, l’Istituto Tecnico Industriale (1937-41).






Sulla piazza della Vittoria noto una scala con accesso ad un sottopasso e l'indicazione "mosaici di vetro". Scendiamo a curiosare. 



Con grande piacere vediamo questi mosaici che Luigi Impieri, con l'aiuto della cittadinanza di Forlì,  ha progettato e realizzato con l'obiettivo di migliorare alcuni luoghi degradati della città. "Intorno all'arte si può trovare il nucleo per sviluppare un lavoro educativo, rivolto ad affermare il senso civico del bello".
Siamo già sulla via del ritorno. Arrivati al parcheggio dove avevamo lasciato l'auto, controllo l'app. Abbiamo percorso quattro Km.

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