Cesenatico è bella in ogni periodo dell’anno. C’è sempre
qualcosa da fare e vedere.
In questi primi giorni di novembre c’è la manifestazione gastronomica
“Il pesce fa festa” e Cesenatico si
trasforma in un grande ristorante all’aperto.
Lungo il porto canale, nelle piazze e nelle vie del centro storico vengono preparati piatti tipici della cucina marinara romagnola: risotto, fritto misto dell’Adriatico, passatelli in brodo di pesce ed altre ricette tradizionali rivisitate in chiave moderna. All’ora di pranzo tutti gli stand vengono presi d’assalto.
Lungo il porto canale, nelle piazze e nelle vie del centro storico vengono preparati piatti tipici della cucina marinara romagnola: risotto, fritto misto dell’Adriatico, passatelli in brodo di pesce ed altre ricette tradizionali rivisitate in chiave moderna. All’ora di pranzo tutti gli stand vengono presi d’assalto.
A far da cornice alle degustazioni, lungo il Porto canale e
in centro storico, per tutte le quattro giornate, c'è una fiera
ambulante con prodotti artigianali, alimenti tipici, oggettistica, ecc.
Le strade
ed i palazzi sono già illuminati con
cascate di luce e, più che al mare, sembra di essere per i mercatini natalizi del nord.
Passeggiare per la spiaggia è sempre piacevole. Il mare d’inverno
trasmette calma e tranquillità. E’ già stata costruita la duna di protezione
per le alte maree.
Il parco di Levante, vicino a casa, è al suo massimo splendore.
L’erba è verdissima e il foliage ha assunto tutte le sfumature autunnali.
Girare in bici è un piacere!
Lunedì decidiamo di
fare un giretto nell’entroterra marchigiano. Prendiamo l’autostrada e usciamo a
Pesaro con direzione Urbania. Si sale in collina.
La cittadina
è ricca di monumenti e sorge nella valle del Metauro che scorre a ridosso delle
antiche mura.
Nata nel medioevo, Urbania presenta un impianto urbanistico assai regolare, con vicoli lunghi e costruzioni di vari periodi. Fra tutti emerge la mole del Palazzo Ducale (sec. XV-XVI).
Il custode ci racconta le incredibili vicende di tutti i personaggi: dalla giovane donna deceduta di parto cesareo, a un giovane accoltellato in una veglia danzante, la mummia dello sventurato che fu sepolto vivo in stato di morte apparente.
La mummificazione è naturale, dovuta a una particolare muffa che ha essiccato i cadaveri.
E’ ora di pranzo e guardando su tripadvisor scegliamo l’osteria “da Doddo” che si rivela un’ottima scelta.
Dai ponti si vedono begli scorci sul fiume Metauro.
Ad un chilometro fuori dell'abitato, il complesso
rinascimentale del Barco (1465) era residenza di caccia di Federico da
Montefeltro e uno dei luoghi preferiti di Francesco Maria II Della Rovere.
Urbania è celebre anche per le sue antiche ceramiche di
Casteldurante, prodotte dagli abili maiolicai che hanno dato vita al genere dello “Istoriato”.
Proseguiamo per Sant’ Angelo in Vado, cittadina posta lungo
l'alta valle del Metauro (72 km dal mare).
Il centro storico appare poco restaurato ed è caratteristico per l’aspetto medievale. E’ appena terminata la sagra del tartufo ed era presente la troupe televisiva di “Sereno variabile”.
L'antica capitale del ducato di Montefeltro (35 km da
Pesaro) sorge sulla cima e le pendici di due colli. Fu soprattutto
con Federico II da Montefeltro, che Urbino raggiunse il massimo del suo splendore
artistico. La vecchia dimora medievale dei Montefeltro fu ampliata e abbellita,
fino a diventare lo splendido Palazzo Ducale.
Girando per Urbino, lungo le sue ripide strade e stradine, si incontrano i segni di una lunga storia artistica e culturale: dalla mole neopalladiana della Cattedrale,
Girando per Urbino, lungo le sue ripide strade e stradine, si incontrano i segni di una lunga storia artistica e culturale: dalla mole neopalladiana della Cattedrale,
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