domenica 7 ottobre 2018

A spasso tra i colli modenesi


Ancora una bella giornata di sole e la voglia di un giretto all'aria aperta. Dove andare? Uno sguardo in Internet per guardare gli eventi di oggi. E' una domenica di castelli aperti e, nel modenese, c'è quello di Levizzano Rangone, vicino a Castelvetro.
Partiamo con quest'ultima destinazione seguendo le indicazioni del navigatore. Dopo Bazzano facciamo una bella strada: la nuova pedemontana.
Una sosta per il passaggio di una gara ciclistica e siamo ai piedi di Castelvetro.
Parcheggiamo vicino ad un rio con un ponticello e subito vediamo un airone al sole.



Una passeggiata in salita, con scalinate, per raggiungere il centro storico. (C'è anche un grande parcheggio all'entrata del borgo).
E' ora di pranzo e scegliamo "l'Eglise Café", di fianco alla chiesa neogotica. Mangiamo all'aperto!
Il borgo è ben conservato. La pavimentazione è di acciottolato di fiume. Bei palazzi e torri risalgono al medioevo.



Nella Piazza Roma si affacciano il Palazzo Rinaldi (sede del Municipio), la Torre dell’Orologio e la Torre delle Prigioni.
Questo è il vero e proprio cuore del paese. Un grande spazio aperto affacciato sulla vallata sottostante. Al centro della piazza c'è una pavimentazione in lastre bianche e nere per formare una  scacchiera.


La strada che porta a Levizzano è rilassante. Il panorama è di dolci colline a vigneto. I campi coltivati dalle geometrie perfette. Cominciano i colori autunnali. I rossi sono spettacolari!


Arriviamo a 
Levizzano Rangone dove c'è il Castello.


Fu 
eretto come baluardo difensivo contro gli Ungari. Nel  1038 il vescovo di Modena lo concesse al padre di Matilde di Canossa.

Gli ultimi importanti lavori di restauro, terminati nel 2007, hanno consentito di recuperarlo per mostre e attività culturali.



All'interno della cinta muraria sorgono la “
Torre Matildica ” avente funzione di mastio e una cappella ora sconsacrata.



A partire dal sec. XII il complesso fu restaurato e ampliato erigendo il palazzo feudale, dimora del Signore. Abbiamo seguito la visita guidata accompagnati da un  ragazzo che ci ha spiegato la storia del Castello. Dapprima siamo saliti su un camminamento dal quale si poteva vedere la campagna circostante e il borgo sottostante.




Risalgono al XVI secolo le  “ Stanze dei Vescovi ”, al pianterreno, il cui soffitto presenta affreschi degni di nota.


Stemmi di famiglia ornano il soffitto a cassettoni, insieme con fregi e figure allegoriche; nella fascia alta delle pareti, all'interno di riquadri, sono affrescate scene di ambiente cavalleresco e paesaggi rurali.



Il ritorno a casa lo facciamo seguendo la strada per Spilamberto. Ancora dolci colline prima di arrivare in pianura. Il rosso dei vigneti di Lambrusco Grasparossa, incanta.



1 commento:

  1. Bellissima descrizione, grazie! Ho respirato l'aria medievale del borgo e ammirato lo splendido manto autunnale dei vigneti e delle dolci colline!😍

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